Metodo
Sono certa che vi sia ovunque un patrimonio culturale da mettere a fattore comune, fatto di storia, di persone e di luoghi.
Un patrimonio non sempre evidente: a volte nascosto nelle pieghe di un archivio o nella memoria, forse mai raccolta, delle persone che hanno creato con determinazione successi ancora oggi vivi e percepibili.
Portare questo straordinario patrimonio alla luce, a disposizione di chiunque voglia riviverlo per ispirarsi, è una missione – probabilmente un dovere – verso le generazioni che verranno.
Solo attraverso una corretta conoscenza e valorizzazione della nostra storia è possibile confrontarsi e imparare per continuare a crescere.
Non esistono soluzioni preconfezionate per individuare e sviluppare un patrimonio storico e culturale, né un’idea nel cassetto da riutilizzare.
Esiste però un metodo.
Ogni progetto di valorizzazione nasce in modo autonomo e nel corso della sua elaborazione trova le sue uniche e straordinarie manifestazioni. Tra gli esempi possibili, l’istituzione di fondazioni o associazioni culturali, di premi, archivi e musei d’impresa o la realizzazione di esposizioni, pubblicazioni o interpretazioni artistiche.
Il mio metodo, verificato e consolidato in anni di lavoro, si svolge per fasi:
- Ricerca
- Analisi
- Mappatura dei significati fondativi (MSF)
- Costruzione del progetto di valorizzazione
- Realizzazione dello strumento di valorizzazione
- Promozione e comunicazione
1. Ricerca
Partire da quello che c’è.
Il progetto nasce con l’ingresso nei confini culturali dell’impresa. Non significa esclusivamente entrare nelle mura dell’azienda ma il reperire, a volte tramite un vero e proprio scouting, qualunque informazione o persona abbia avuto un ruolo nella creazione dell’identità d’impresa.
Il primo passo è conoscere bene l’impresa e la sua storia, da fare con due approcci paralleli:
la conoscenza e il racconto delle persone, interne o esterne
la conoscenza dei luoghi e degli archivi documentali attraverso cui il processo costitutivo si è svolto.
La mia missione è far emergere con forza e chiarezza le ragioni per cui l’impresa esiste, la vera sostanza distintiva, gli argomenti cardine su cui fondare il progetto culturale. L’obiettivo è evidenziare il genius loci, i valori dentro e attorno all’impresa.
Gli incontri di conoscenza e approfondimento si tengono dove serve e dove si può: da remoto o in presenza, intervistando l’imprenditore, i manager, le persone in posizioni chiave, i fornitori strategici o le persone nelle vie e nelle piazze in cui si è costruita la storia dell’impresa.
Le interviste vengono fatte con un metodo di indagine scientifico, registrate (con il permesso degli intervistati) e sbobinate per ricercare le parole chiave trasversali e coerenti nei racconti delle persone.
2. Analisi
Trovare la storia.
Il materiale recuperato viene organizzato, strutturato e reso disponibile per una analisi logica, storica e culturale.
Una volta decodificato viene condiviso con il Committente per trarne la massima semplicità, forza ed energia.
La conclusione del processo di analisi porta a una vera e propria mappatura dei valori, un denominatore comune in cui chiunque abbia partecipato alla costruzione dell’impresa, o ne abbia sentito parlare, si possa riconoscere.
3. Mappa dei Significati Fondativi (MSF)
Andare dritti al cuore.
Una volta definito il terreno comune di parole e immagini chiave, di suoni e odori che attivino i processi di memoria, si sigilla quello che diventerà il cuore del patrimonio culturale: la Mappa dei Significati Fondativi (MSF).
La MSF sarà formalizzata in un documento condiviso dai partecipanti al progetto e sarà il riferimento di ogni futura azione di valorizzazione.
Sulle evidenze condivise si progetta uno sviluppo che possa essere apprezzato in modo importante ed emotivo dal maggior numero possibile di stakeholders, interni ed esterni.
La conclusione del processo di analisi porta a una vera e propria mappatura dei valori, un denominatore comune in cui chiunque abbia partecipato alla costruzione dell’impresa, o ne abbia sentito parlare, si possa riconoscere.
4. Costruzione del progetto di valorizzazione
Creare il futuro.
Formalizzata la MSF, si individua il migliore, più coerente e utile strumento di valorizzazione, tenendo conto degli obiettivi di servizio, di business o notorietà, delle ambizioni del Cliente e del budget disponibile.
Decisa la via, si procede alla costruzione del progetto con definizione di azioni chiave, costi, tempi, partner, fornitori strategici o tattici in un piano di lavoro programmato e misurabile per stati di avanzamento.
Il progetto sarà continuamente monitorato tramite KPI condivisi con il Cliente.
5. Realizzazione dello strumento di valorizzazione
Da risorsa a valore.
La conclusione del progetto sarà lo “strumento”, sia esso archivio, premio letterario, museo, mostra, podcast, ciclo di seminari, libro, installazione artistica o altro.
Lo strumento servirà a far emergere le voci della storia in qualcosa di fisico, tangibile. Qualcosa che serva a fotografare emotivamente il passato per vedere e costruire il futuro, saldamente ancorati alle proprie radici.
Il prodotto di valorizzazione deve, per definizione, essere accessibile e fruibile per essere di supporto agli obiettivi reputazionali e di business dell’organizzazione, dell’imprenditore e di tutte le funzioni aziendali.
6. Promozione dello strumento di valorizzazione
Benefici tangibili e operativi.
Il patrimonio, correttamente valorizzato, ha triplo valore:
- asset fisico: luoghi e cose rese patrimonio da vedere e da vivere
- asset culturale: luoghi e cose attraverso cui imparare, sentire e vivere emozioni
- asset territoriale: luoghi e cose per avvicinare l’impresa al proprio territorio e il territorio all’impresa, legame imprescindibile che deve essere continuamente rafforzato.
Il triplo asset svolge estrema utilità per stabilire (nuove) relazioni strategiche, rendere strategiche (vecchie) relazioni, offrire strumenti nuovi con cui creare azioni di marketing e di comunicazione, di CSR, di reputazione aziendale.
L’impresa sarà più consapevole della propria identità e dei propri valori e per questo più coesa. Avrà consapevolezza del proprio ruolo sociale e una migliore reputazione. Avrà nuovi strumenti per relazionarsi con i suoi stakeholders interni ed esterni. Avrà un nuovo argomento/strumento di comunicazione.
Con massima sintesi, si può dire che il nuovo, triplo asset contribuisce in modo significativo a sviluppare il Brand in ogni direzione.
